I 200 libri più belli d'Italia - Selezione sezione Bianco Avorio 4° Concorso Letterario Tre Colori Lenola 2022
In una notte di marzo 2014, Giuseppe, 21 anni, il primo di tre figli, apre la finestra della camera all'ottavo piano dell'appartamento in cui vive a Milano con la famiglia, e si lancia nel vuoto.
Lascia una lettera, pubblicata nel libro, in cui si legge: "h
o sempre odiato il mio lato maschile, mi sento più femmina da sempre". Ed è proprio da questa lettera che il padre, partendo a ritroso dalla
notte maledetta, scrive il racconto della breve vita del figlio.
Pagina dopo pagina, si compone la storia di un
hikikomori (isolamento mortale) che sfocerà in un transessualismo mancato, di fronte al quale il padre e la madre, benché costantemente presenti e dediti alla famiglia, sono disarmati e non sanno come comportarsi.
Le cronache si alternano ai sensi di colpa e alle emozioni dell'autore, sempre spontaneo e diretto, che ha difficoltà a capire e a dire dove ha sbagliato con questo figlio.
Due le colonne portanti dunque: l'identità di genere indefinita e l'
hikikomori.
La difficoltà dei genitori con Giuseppe è comunque il filo rosso attorno cui si snoda tutto il racconto. Opera anche per i nonni, visto il rapporto che Giuseppe aveva con quella materna e teneramente narrato.