85 film in assoluta anteprima italiana tra lungometraggi, documentari e corti
Dal 18 novembre al 26 novembre si terrà la XX edizione del
RIFF - Rome Independent Film Festival diretto da
Fabrizio Ferrari, con oltre
85 opere contemporanee in concorso in assoluta anteprima Europea e Mondiale e un programma fitto di eventi collaterali, incontri e masterclass: in anteprima italiana 6 Lungometraggi internazionali, 4 lungometraggi italiani, 12 Documentari, 50 Cortometraggi (25 italiani e 25 internazionali), 6 Video animati e 10 Video sperimentali.
Novità di questa 20esima edizione il suo svolgimento in varie location: oltre al
Nuovo Cinema Aquila che rimarrà la location principale, si aggiungono il nuovo
Cinema Troisi che ospiterà una serata evento, e l’
Apollo 11 con sede nel quartiere Esquilino che ospiterà parte del concorso dedicato ai documentari con 3 giorni di programmazione; le masterclass e i workshop si terranno invece e alla
Biblioteca di Roma Mameli, alla
Biblioteca di Roma Collina della Pace e al
WEGIL spazio polivalente anch’esso con sede a Trastevere.
Inoltre, dopo il successo della scorsa edizione, svoltasi interamente su
MYmovies, causa normativa di contenimento della pandemia Covid-19, anche quest’anno parte del festival verrà presentato nella sala virtuale di
MYmovies.it, con l’intento di raggiungere un pubblico più ampio e di permettere ai cinefili residenti in altre regioni di poter partecipare al festival a distanza. Con un accredito di 9.90 € si potrà seguire il programma del festival via computer, smartphone, tablet o smart TV e si potranno visionare le opere in assoluta anteprima italiana e inoltre assistere a panel, masterclass e incontri con gli autori in esclusiva come se si avesse a disposizione un posto prenotato al cinema.
Online per l’occasione anche il
nuovo sito del RIFF www.riff.it in doppia lingua.
Le Sezioni del concorso saranno:
Feature film, International documentary, National documentary, International short, Italian short, Animation short, Sudent short e le sezioni per le sceneggiature e soggetti; la giuria chiamata a giudicare i lavori finalisti sarà composta da:
Wieland Speck (Direttore della sezione Panorama alla Berlinale),
Bijaya Jena (regista e attrice indiana),
Sahraa Karimi (regista afghana),
Laura Buffoni (critica e produttrice),
Anja Strelek (regista di documentari e coordinatrice del festival International du Film de Bruxelles),
Gergely Pohárnok (direttore della fotografia),
Carl Haber (regista e scrittore americano) e gli attori
Guido Caprino e
Davide Mancini.
Tra gli eventi speciali ricordiamo il
Focus sulla Polonia in collaborazione con l'istituto Polacco a Roma e con la scuola di film LODZ e il Polish Film Institute per celebrare gli 80 anni dalla nascita e i 25 anni dalla scomparsa del Maestro Kieslowski, con opere anche di registi più recenti, come "Dear Ones" di Grzegorz Jaroszuk, la cui prima opera, "Kebab & Horoscope" ha vinto al RIFF 2014.
Black Films Matter è la prima sezione ufficiale in un festival italiano confermata per il secondo anno e dedicata a questa cinematografia, con l’obiettivo di avvicinare sempre più gli spettatori a una realtà che non può essere più ignorata con la proiezione di “Judas and the Black Messiah” di Shaka King (vincitore di 2 premi Oscar) e I'm Fine (Thanks for Asking)! di Kelley Kali.
Ci sarà il
Love & Pride Day: il valore della diversità, che conferma per il terzo anno consecutivo la volontà del RIFF di dedicare un’intera giornata di programmazione alla proiezione di diversi titoli a tematica LGBTQ+, tra cui fuori concorso il documentario “Miguel´s War" di Eliane Raheb vincitore del Teddy Awards alla Berlinale 2021.
Il RIFF quest’anno inoltre vuole ricordare il Maestro
Franco Battiato riproponendo “Temporary Road – (Una) vita di Franco Battiato”, diretto da Giuseppe Pollicelli e Mario Tani. Un doc. che è un’istantanea di Battiato, attraverso un auto-racconto intimo, intessuto di misticismo e, naturalmente, attraverso la sua musica. Un omaggio ad una delle figure più poliedriche della cultura contemporanea, per raccontare le tante sfumature di un artista, la cui arte spazia tra musica, cinema, sperimentazione e meditazione.
Francesco Apolloni torna al RIFF vent’anni dopo aver presentato il suo primo lungometraggio, “Fate come noi”, con il suo ultimo film
“Addio al Nubilato” fuori concorso. Per i libri la presentazione del romanzo di
Gabriele Galligani - impreziosito da una prefazione di Wu Ming 2 – dal titolo "
Transagonistica" col suo meccanismo narrativo "fa cozzare" la tematica della questione di genere nel mondo del calcio.
All’evento
“Io posso: Uscire dalla violenza. Il potere di generare libertà per sé, per tutte e tutti” in collaborazione con
D.i.Re - Donne in rete contro la violenza nell’ambito del progetto
Libere di essere finanziato dal Dipartimento per le Pari opportunità, il RIFF presenterà il vincitore del contest rivolto ai giovani tra i 18 e i 30 anni che ha come tema l’affermazione della libertà femminile come condizione necessaria per prevenire la violenza contro le donne.
Tra gli incontri infine
“L’occhio del cinema” in collaborazione con le Biblioteche di Roma sarà un pitching fra produttori, distributori e giovani talenti. Il focus sul pitching vuole essere un momento di confronto concreto su come presentare in maniera efficace un progetto all’industria internazionale cinematografica. A questo incontro aperto al pubblico, parteciperanno anche i finalisti al concorso di sceneggiatura del RIFF e le case di produzione e distribuzione.
Tra le
Masterclass e i Workshop al Nuovo Cinema Aquila
“Apriamo gli occhi all’esistenza” con
Sahara Karimi, primo presidente donna dell’Afghan Film Organization quest’anno in giuria e al RIFF per presentare il suo lungometraggio: “Hava, Maryam, Ayesha”. ll suo obiettivo è quello di raccontare le vite di donne che per molti anni non hanno avuto voce e ora sono pronte a cambiare il proprio destino, e in questo momento più che mai le donne afghane hanno bisogno di far sentire, anzi di mostrare, la propria voce.
Continua l’esplorazione nel mondo della fotografia cinematografica del festival capitolino. Dopo aver ospitato Luciano Tovoli e Fabrizio Lucci quest’anno la
Masterclass con
Gergely Poharnok, membro di HSC, l’associazione dei direttori della fotografia ungheresi, che ha vinto quattro volte il Premio HSC - Kodak Cinematographer e giurato del festival.
Ultimo
WorkShop quello con la giurata del RIFF
Anja Strelec originaria della Croazia ma con sede a Bruxelles, che ha avuto l'opportunità di lavorare per diversi clienti in ambienti internazionali come in Nepal, Argentina, Ghana, Eritrea, Guinea e in tutta Europa. La maggior parte del suo lavoro si concentra su argomenti sociali, ambientali e di sviluppo, nonché sulla narrazione di ritratti audiovisivi.
“
Le immagini del reale oggi, tra news, social, reportage e cinema documentario” sarà il tema della
masterclass condotta da
Lorenzo Giroffi - giornalista classe 1986 vincitore del premio "Reporter contro l'usura" con l'inchiesta "L'ombra del denaro", del premio internazionale di Giornalismo "Maria Grazia Cutuli" e del Premio giornalistico Ivan Bonfanti - presso la WEGIL. La masterclass vorrà indagare come è possibile fare inchiesta oggi nonostante la pandemia che stiamo vivendo.
Non mancheranno gli
incontri collaterali. Durante la settimana del festival,
nel quartiere del Pigneto, verranno offerti aperitivi che consentiranno lo scambio di idee e di prospettive tra i diversi agenti della filiera cinematografica. Inoltre si potranno organizzare e prenotare visite guidate all’interno di quella che viene definita
“La Fabbrica dei Sogni”, in collaborazione con
Cinecittà, permettendo la conoscenza del fulcro dell’industria cinematografica europea per la realizzazione di film a ciclo completo. Saranno organizzate inoltre visite nei quartieri: Pigneto, Mandrione, Esquilino e Trastevere.